Il codice delle ’ndrine: «Rendiamo conto al popolo e a Dio»

Tranquillo, nessuno ti dice niente». In terra di ’ndrangheta spesso non basta la legge: per operare serve anche, o meglio soprattutto, l’autorizzazione del boss. E questo capita pure nelle colline di Reggio, come tra Sambatello e Diminniti dove un selecontrollore perfettamente autorizzato dalla Regione Calabria per l’abbattimento dei cinghiali è costretto a rivolgersi alla cosca Araniti per la protezione. La storia viene raccontata tra le centinaia di pagine dell’ordinanza dell’inchiesta “Ducale”. Protagonista è un “cacciatore di selezione”, munito di speciali permessi in funzione della necessità di combattere squilibri demografici della fauna selvatica.