Il giudice, il pentito, l’imprenditore. Le storie parallele di logge coperte

Un ex imprenditore divenuto testimone di giustizia, un pentito storico della ’ndrangheta vibonese e un magistrato. Tre percorsi di vita assolutamente diversi eppure nella sentenza del maxi processo Rinascita Scott si evidenzia un sottile filo rosso che legherebbe Luigi Guglielmo Farris, Gerardo D’Urzo e Marco Petrini. Nelle motivazioni della sentenza del maxi processo si legge di un «parallelismo tra i percorsi collaborativi, iniziati e poi interrotti, da D’Urzo, Farris e Petrini». Tutti e tre, scrive il collegio giudicante, «hanno in un primo momento reso dichiarazioni a carico, tra gli altri, di Giancarlo Pittelli, interrompendo, poi, bruscamente la propria attività di collaborazione con la giustizia».