Il nipote del boss Parisi. “Olivieri disse: prestami i soldi per la campagna”

«Olivieri mi ha chiesto 200mila euro, dicendo:  “Per favore puoi chiederli a tuo zio?”, che gli servono per la campagna elettorale»: è in un’intercettazione che Tommaso Lovreglio rivela che Giacomo Olivieri avrebbe avuto rapporti solidi con suo zio Savinuccio Parisi, il boss di Japigia. Al punto da volergli chiedere un prestito per finanziare la campagna elettorale della moglie, Maria Carmen Lorusso, eletta al Comune nel 2019 in una lista a sostegno del candidato sindaco del centrodestra Pasquale Di Rella. Doveva comprare voti, ha sostenuto la Dda. Che ha fatto finire in carcere l’avvocato e la moglie ai domiciliari nell’ambito di una maxioperazione con 130 misure cautelari. I pm Fabio Buquicchio, Marco D’Agostino e Federico Perrone Capano hanno ricostruito quello che viene definito “sistema Olivieri”, che sarebbe stato già utilizzato alle primarie del centrodestra del febbraio 2019 ( anche quelle presumibilmente vinte grazie all’intervento del clan di Japigia, con tanto di foto che mostrava l’arrivo di Tommaso Lovreglio all’hotel Sheraton) e che si preparava a mettere in campo anche perle elezioni regionali del 2020.