Nel marzo 1992 il capo della polizia Vincenzo Parisi aveva dato l’allarme: la mafia si apprestava a dare il via a una «campagna terroristica». II segnale era dato dall’uccisione, quattro giorni prima, dell’eurodeputato dc Salvo Lima: non era riuscito a “garantire” in Cas¬sazione i boss condannati al maxi-processo. Lima era il primo di una “lista nera” di ministri e politici (tra cui Calogero Mannino e Carlo Vizzini) che Cosa Nostra aveva deciso di eliminare. Era una minaccia seria che spaventava lo Stato.
