Il patto di sangue tra boss e imprenditori.

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E l’avevamo in mano noi, tutta l’Emilia Romagna». Angelo Cortese è il pentito, tra i più importanti, dell’ultima operazione antimafia dell’Arma dei carabinieri e della procura di Bologna. Ha iniziato la sua carriera criminale nel clan Grande Aracri da giovanissimo. Era il braccio destro del boss Nicolino detto “Manuzza”. Perciò quando i magistrati gli chiedono della ‘ndrangheta emiliana, sa bene di che parla. E ricorda gli armi ’90.