Il pentito: “Grazie a una soffiata seppi che mi avrebbero arrestato”

C’è anche la storia di un arresto annunciato al diretto interessato, negli atti dell’operazione che il 26 febbraio ha portato in carcere oltre un centinaio di affiliati ai clan Parisi e Palermiti, insieme ai racconti su numerose fughe di notizie in merito ad indagini che avrebbero dovuto restare riservatissime e invece non lo sono state. A raccontare di come molti uomini dei clan avessero referenti tra le Forze dell’ordine sono stati i collaboratori di giustizia. Alcuni anche riferendo fatti che li riguardavano personalmente e che, proprio per questo, vengono ritenuti credibili dalla Dda. Uno degli episodi più circostanziati è stato messo a verbale da Donato Telegrafo, ex referente degli Strisciuglio sul quartiere San Paolo insieme al fratello Arcangelo, oggi pentito anche lui. Interrogato dal pm Fabio Buquicchio a novembre, Dino Telegrafo ha parlato a lungo di Angelo Falco, imprenditore 62enne del San Paolo detto Lello, che l’Antimafia considera «affiliato al clan Parisi».