Il pizzo per l’appalto a S. Agata, due arresti.

Operazione,Mercato,Libero,pizzo,arresti,Reggio,Calabrai

Per non pagare la tangente, o probabilmente per non farsi stremare dalle richieste estorsive delle cosche, i titolari della “Paeco s.r.l.”, l’azienda lucana impegnata nella riqualificazione del quartiere Ravagnese con l’opera di collegamento viario sulle golene del torrente Sant’Agata, avevano bussato alla porta di Emilio Angelo Frascati (classe 1969), ritenuto «il referente di zona della ‘ndrangheta cui affidarsi per intercedere con i vertici della cosca Libri per risolvere la questione estorsiva». Approfondendo la richiesta di pizzo denunciata dalle vittime dopo tre giorni il blitz in cantiere con cui si pretendeva una fetta di quell’appalto da 3milioni e 240mila (oltre Iva), i Carabinieri del Nucleo investigativo, coordinati dal sostituto procuratore antimafia Sara Amerio, hanno individuato anche uno presunti dei registi della richiesta estorsiva – Gaetano Tomaselli (per gli inquirenti «organico alla cosca Libri») – incastrato dal riconoscimento fotografico di uno degli operai.