Il ruolo di Bontempo “u uappo” nell’omicidio Costanza.

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Nei giudizi abbreviati per lo stralcio dell’operazione “Nebrodi” il 23 aprile scorso la condanna più dura, ben 24 anni di carcere complessivi, è stata inflitta al boss tortoriciano Sebastiano Bontempo “u uappo” (classe 1969), capo storico della frangia più agguerrita dei gruppi mafiosi nebroidei, quella dei Batanesi. In concreto con il “cumulo” rispetto alle condanne passate, per il maxiprocesso Nebrodi la condanna effettiva da scontare è di 14 anni di reclusione. Ma per il “uappo” c’è probabilmente un altro possibile guaio giudiziario legato all’inchiesta sull’omicidio di Francesco Costanza, il 48enne picciotto di Tusa ammazzato in località Cartolari, tra Acquedolci e San Fratello, la mattina del 29 settembre 2001.