«E chi la vince la guerra … con lo Stato vinci la guerra … » e ancora «Noi dobbiamo dare ascolto ai Siciliani … loro hanno voluto l’Antimafia …ora ci dicono loro di ammazzare … un Ministro … prima di fare il colpo di stato…»: sono appena due, di numerose frasi che emergono dalla montagna di intercettazioni dell’inchiesta “Hybris” a ribadire l’esistenza della “Mafia unica”, la sinergia criminale tra Cosa nostra siciliana e cosche calabresi per allargare la stagione del terrore firmando anche nel Reggino le stragi di Stato. Asse Mafia-’Ndrangheta dietro anche agli attentati ai Carabinieri consumati nel Reggino tra il 1993 e il 1994 – culminati nell’uccisione dei brigadieri dell’Arma Antonino Fava e Vincenzo Garofalo – come già prospettato dalla Dda di Reggio Calabria e stabilito dalla sentenza di primo grado del processo ’Ndrangheta stragista.
