Il “Tribunale delle ’ndrine” per dirimere le controversie

Il “Tribunale della ’ndrangheta”, presieduto dal presunto boss Domenico Araniti. Si trova anche questo nelle carte dell’inchiesta “Ducale”, l’operazione che l’11 giugno scorso ha portato all’arresto di 11 indagati (7 in carcere e 4 ai domiciliari) e ha colpito la cosca Araniti di Sambatello. Nelle oltre 1400 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare rientra anche la controversia tra due cittadini del quartiere collinare di Reggio. Uno di loro si presenta al cospetto di Araniti, neanche fosse un signore feudale che gestisce la giustizia nel suo territorio di competenza, per chiedere il suo intervento. Ed è il “Tribunale della ’ndrangheta” ad intervenire «per la risoluzione dei conflitti sociali ed economici», scrive il gip nella parte in cui vaglia la richiesta della Procura antimafia.