Il Superbonus edilizio in Sicilia vale quanto un grosso appalto pubblico e solletica gli appetiti delle famiglie mafiose pronte non solo ad aumentare la pressione sulle imprese impegnate nei cantieri con richieste di pizzo e imposizione di fornitori e manodopera ma anche a entrare direttamente nel settore con ditte venute dal nulla e saldamente nelle mani dei clan. Secondo l’ultimo report dell’Enea per il ministero della Transizione Ecologica, in Sicilia si contano 7.214 cantieri che stanno usufruendo del bonus per un investimento complessivo di 1,2 miliardi di euro. La Sicilia fra le regioni italiane è al settimo posto per il giro d’affari legato alle agevolazioni sulle ristrutturazioni.
