Inchiesta ultrà a Milano, ai domiciliari Mauro Russo: il socio d’affari di Paolo Maldini e Christian Vieri accusato di estorsione

Sette nuovi arresti di polizia e guardia di Finanza per l’inchiesta «Doppia curva» della Dda di Milano sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nel mondo ultrà di Inter e Milan. Ai domiciliari anche Mauro Russo, imprenditore del mondo dei parcheggi del Meazza, socio d’affari dell’ex storico capitano del Milan di Paolo Maldini e della bandiera dell’Inter Bobo Vieri. Le accuse agli arrestati, a vario titolo, riguardano i reati di estorsione, usura, false fatture anche aggravati dall’aver favorito la cosca mafiosa dei Bellocco. In cella su ordine del gip Domenico Santoro sono finiti Francesco Intagliata, 45 anni, di origini palermitane, Filippo Monardo, 49 anni, Giuseppe Orecchio, 36 anni, Domenico Sità, 43 anni e Davide Scarfone di 38 anni, tutti calabresi. Ai domiciliari invece è finito anche Carmelo Montalto, 49 anni.Al centro dell’ennesimo filone dell’inchiesta «Doppia Curva» dei pubblici ministeri Paolo Storari e Sara Ombra con l’aggiunto Alessandra Dolci tornano il business dei parcheggi dello stadio San Siro-Meazza e richieste usuraie con prestiti in denaro da restituire con interessi fino all’803 per cento nei confronti dell’imprenditore Piero Bene che con la sua società, Be.Pi Sport.