Infiltrazioni mafiose a Mojo e Malvagna.

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Comandava la mafia. Tra riunioni politiche e gare d’appalto pilotate, telefonate “chiarificatrici”, graduatorie alterate e perfino ordini precisi dal carcere su come muoversi tra i gangli illeciti degli affidamenti diretti di lavori, per rifare strade o demolire manufatti abusivi. È un quadro a tinte molto fosche quello messo insieme dopo l’ennesima inchiesta della Distrettuale antimafia di Messina retta dal procuratore Maurizio de Lucia e della Guardia di Finanza, che questa volta hanno focalizzato la loro attenzione per mesi su due comuni della zona ionica del Messinese, Mojo Alcantara e Malvagna. Poche centinaia di anime in due paesi vicini, sui monti Peloritani. Sono otto le persone indagate a vario titolo per associazione mafiosa, corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità.