Intimidazione al pentito. Identificati due giovani

Una spedizione punitiva in piena regola. Avrebbero esploso cinque colpi di pistola contro la facciata dell’abitazione a Siracusa di un pentito di mafia la sera stessa in cui sulla stampa era stata data la notizia della sua collaborazione con la giustizia. È l’accusa contestata dalla Dda di Catania a due ventenni che sono stati fermati da polizia e carabinieri per porto in luogo pubblico di arma clandestina e danneggiamento, con l’aggravante di aver utilizzato il metodo mafioso e, nello specifico, riconducibile al clan Bottaro-Attanasio. Il provvedimento, emesso dal pool di magistrati della Dda etnea coordinati dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita, è stato convalidato dal gip di Siracusa che ha emesso nei confronti dei due indagati un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il 26 settembre, alle 23.30, due persone a volto scoperto, a bordo di uno scooter, erano passati a forte velocità davanti all’abitazione dell’uomo, esplodendo colpi d’arma da fuoco e colpendo la facciata del palazzo.