Intimidazioni a sindaci e assessori. La Calabria sotto attacco dei clan

La tregua è impossibile nel Sud del Sud dell’Italia dove il potere mafioso continua a scorticare la libertà e la democrazia. Tutto il Mezzogiorno rischia di rimanere imprigionato in una pericolosissima faglia temporale tra storia e memoria. Qui i clan non accettano di essere messi in discussione. Nemmeno negli aspetti più marginali dei loro interessi. Catene che impediscono alle regioni meridionali di pianificare il futuro dei loro giovani. E la Calabria è tra le sorelle messe peggio. Qui, la proposta alternativa è stata sempre più “conveniente” rispetto all’offerta dello Stato. L’autorità di coppole e reggipanza si è consolidata negli anni rendendo la ’ndrangheta non più solo una mafia, ma la mafia. Le ’ndrine si sono strutturate secondo le logiche del business, vendendo droga e comprando immobili, villaggi turistici, rilevando società e titoli azionari, condizionando le borse, trafficando in armi e infiltrandosi in politica.