Invece di parlare con i telefonini preferivano le “imbasciate”. Erano più sicure. Il clan mafioso “ricreato” dal boss di Provinciale Giovanni Lo Duca da quando uscì di cella, era il 14 maggio del 2017, ha scritto la parola fine all’alba di ieri. Ma in questi quattro anni ne ha fatte di cose. Lo scrive il gip Maria Militello, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare: «Nell’associazione ricostruita facente capo al Lo Duca è facile ravvisare i tratti della mafiosità, in quanto Lo Duca e i soggetti che orbitano attorno a lui sono riusciti ad avere il controllo del quartiere in cui operano, tanto che chiunque abbia un problema si rivolge al gruppo per ottenere una facile soluzione, senza ricorrere alle forze dell’ordine, e i partecipi commettono le azioni delittuose attraverso la forza dell’intimidazione».
