È lunga 112 nomi la lista di boss, e trafficanti di droga che non sono più ritornati in cella nonostante il decreto del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che a inizio di maggio aveva tentato di mettere un argine alla valanga di scarcerazioni per il rischio di contagio in carcere. «Ma altri 111 hanno fatto già rientro in istituto penitenziario – spiegano al ministero della Giustizia – ed è un risultato importante, il meccanismo del decreto si è rivelato decisivo perché, rispettando l’autonomia dei giudici, li ha chiamati a riconsiderare tutti i provvedimenti di scarcerazione e ha consentito di fare rientrare in carcere i boss più pericolosi».
