La “gomorra” calabrese. L’ultima inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro nell’area di Scalea conferma l’ingerenza dei gruppi camorristici nell’Alto Tirreno cosentino. Tra gli arrestati figura, infatti, Domenico Tamarisco, boss di Torre Annunziata, fornitore della coca distribuita nel mercato locale. Il 50enne incontrava gli acquirenti calabresi, concordava prezzi e forniture di “coca”. Nel gennaio di quest’anno, sempre nel centro turistico tirrenico, era stato ammanettato per traffico di stupefacenti Antonio Pignataro, 67 anni, suo presunto complice nello smercio di droga, già coinvolto e condannato per l’omicidio di Simonetta Lamberti, la bimba uccisa il 29 maggio del 1982 nell’agguato ordinato dalla camorra contro il padre, il magistrato Alfonso Lamberti. Nel settembre del 2021, in una villetta sul mare era invece finita in manette una coppia di latitanti campani, Ciro Monacella e Annunziata Falanga, condannati rispettivamente a 18 e 16 anni di carcere per narcotraffico e ritenuti vicini al celebre clan Mazzarella.
