La cosca e i lavori anti-erosione lungo il litorale del Basso Ionio

Dalle pagine dell’inchiesta Ostro, eseguita all’alba di mercoledì scorso dai carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro e del Ros, che ha portato all’arresto di 44 persone (29 ai domiciliari e 15 in carcere), emergono gli appetiti della cosca Gallace sui lavori per contrastare il fenomeno della pesante erosione costiera che riguarda le spiagge del Basso Ionio catanzarese, da Soverato a Guardavalle. Particolarmente significative in tal senso sono le conversazioni captate nel 2021 fra Domenico Vitale (49 anni) e il boss Cosimo Damiano Gallace, nelle quali il primo riferiva al secondo che Giovanni Renda (anch’egli coinvolto nell’operazione antimafia della Dda di Catanzaro) aveva esigenza di parlargli a proposito di alcuni lavori. Gli interventi in questione erano quelli aggiudicati con un decreto della Regione Calabria nel 2015 per un importo di un milione e 300mila euro alla società Icogen srl – Campania noleggi, finalizzati alla realizzazione del completamento delle opere di difesa costiera e ricostruzione del litorale da Copanello a Punta Stilo.