La droga, le estorsioni e le assunzioni pilotate, ad Agrigento evitata una guerra di mafia: 23 fermi

Avevano anche costretto l’amministratore della società che si occupa della raccolta dei rifiuti ad Agrigento ad assumere cinque persone a loro legate per vincoli familiari o comunque di loro fiducia o anche l’avere costretto una società che si occupa di carburanti a licenziare una persona per assumerne un’altra da loro segnalata, oltre che l’estorsione ad un bar presso il quale mangiavano e bevevano a sbafo. C’è anche questo nelle carte che hanno portato all’alba i carabinieri di Agrigento ad eseguire un provvedimento di fermo per 23 persone (altre 20 sono indagate ma al momento senza che per loro siano state disposte misure cautelari) emesso dalla Dda di Palermo. La retata ha visto il fermo di persone ad Agrigento, Favara, Canicattì, Porto Empedocle, Santa Margherita Belice, Mazara del Vallo, Partanna, Campobello di Mazara, Castelvetrano e Gela.