Quello che ha detto è ancora “top secret”. Ma sta probabilmente scompaginando quanto emerso fino ad oggi. E costringerà tutti a riscrivere ancora una volta la geografia dei traffici di droga soprattutto tra Barcellona e dintorni. È un nuovo aggiornamento quindi della maxi operazione antidroga che la Procura di Messina diretta da Antonio D’Amato fece scattare nel giugno del 2024, in cui confluirono tre distinte indagini della Direzione distrettuale antimafia e dei carabinieri. Emerse all’epoca un impressionante traffico di droga internazionale pesante e leggera che dal 2019 praticamente fino ai nostri giorni aveva invaso la provincia di Messina, tra la città, Barcellona, Milazzo e i Nebrodi. E adesso che arriva al vaglio dell’udienza preliminare il terzo troncone dell’inchiesta con 43 imputati, “irrompe” nella vicenda il passaggio tra i collaboratori di giustizia del 43enne barcellonese e commerciante d’auto Salvatore Iannello, coinvolto nell’inchiesta (all’epoca gli fu sequestrata la concessionaria “ SJ Auto”), che da alcune settimane sta raccontando la sua verità ai magistrati della Dda peloritana.
