La guerra dei bar a Santa Caterina e le divergenze tra gruppi mafiosi

La “guerra dei bar” a Santa Caterina. Cuore dell’accusa dell’inchiesta “Sistema Reggio”, lo scontro scandito da attentati dinamitardi per rilevare l’ex caffetteria “Malavenda” sul ponte della Libertà è approfondito nei motivi della sentenza “Gotha”. Due episodi – una bomba esplosa e un ordigno disinnescato da una coincidenza vista la miccia trovata bruciacchiata, ma spenta, dagli artificieri – legati allo storico bar “Malavenda”, nella fase della successione e del riavviamento dopo il passaggio di mano dai vecchi proprietari. Due avvertimenti mafiosi che la Procura antimafia inquadrò subito come una pagina di lotta intestina tra pretendenti-mafiosi. Il Tribunale collegiale ne ripercorre gli scenari criminali: «Il teste Giordano Francesco, all’epoca dei fatti dirigente della V sezione della Squadra Mobile di Reggio Calabria, ha coordinato l’indagine convenzionalmente denominata “Sistema Reggio” e ha riferito che la stessa trova la sua origine nei fatti criminosi verificatesi nella zona del quartiere di Santa Caterina, e in particolare nel duplice evento delittuoso che ha interessato l’allora bar Malavenda nel febbraio del 2014».