Le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Vincenzo Pasquino hanno trovato piena valorizzazione da parte del gup distrettuale di Reggio Calabria, Antonino Foti, che al termine del processo “Eureka” – conclusosi l’altro ieri con rito abbreviato – ha inflitto 76 condanne per oltre mille anni di carcere complessivi e 7 assoluzioni. Un verdetto che ha colpito presunti esponenti di alcune delle più radicate consorterie della ’ndrangheta: dai Nirta e Strangio ai Giorgi, Romeo, Pelle e Mammoliti di San Luca, fino ai Perre di Platì e ai Bruzzaniti di Africo. Tra i nodi centrali del dibattimento, l’utilizzo delle intercettazioni effettuate tramite cripto-telefonini di ultima generazione, in particolare le chat Sky-Ecc, e al peso delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia. Tra questi, proprio Pasquino, le cui rivelazioni sono arrivate dopo la fase cautelare.
