Il “colletto bianco”. E il “reggente”della cosca. L’indagine “Vulpes”, coordinata dal pm antimafia Pierpaolo Bruni, getta una luce sinistra su Rende, città apparentemente “babba” ma che sembra, invece, celare una invasiva presenza criminale. Rivelata da “cimici” e microtelecamere piazzate dai carabinieri del Ros, del Reparto investigativo e della compagnia locale in cabine telefoniche e parchi pubblici per intercettare e filmare incontri tra boss e picciotti e documentare, nel contempo, richieste estorsive avanzate (sempre con successo) nei confronti di piccoli e grandi imprenditori.
