La stangata tecnologica dei bari al tavolo da poker.

Ludopatia,Truffe,giaocatori,poker,Gela

Nelle lunghe notti di Gela a quel tavolo dell’appartamento in via Citelli 29 sedevano imprenditori, importanti ristoratori, impiegati, commercianti e uomini facoltosi del Nisseno. A riscaldare l’ambiente, tra cocaina e azzardo, erano le poste in palio: uno dei giocatori più incalliti aveva messo sul tavolo, dopo essere rimasto senza soldi, l’atto della propria casa, altri giocavano anche 200mila euro o mettevano sul banco il proprio Tfr.