«Dimmi una cosa, per quel fatto: come è la storia?». Parlava così, lo scorso dicembre, Giuseppe Intelisano con il figlio Filippo durante un colloquio nel carcere di Sulmona, in Abbruzzo. La “storia” a cui fa riferimento è il contratto che l’azienda di facchinaggio Gifra aveva con la ditta di spedizioni Brt. L’appalto del valore di 3 milioni di euro però, l’anno scorso, non è stato rinnovato. E questo avrebbe mandato su tutte le furie Intelisano junior, che l’anno scorso è stato arrestato per evasione fiscale e bancarotta nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla procura europea. Per quelle accuse l’imprenditore sta affrontando l’udienza preliminare a Catania davanti al gup Luca Lorenzetti. Intelisano, ieri, è stato arrestato assieme ad altri quattro indagati, tutti parenti, accusati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Cosa c’entra la mafia? Presto detto: Pippo Intelisano è uno storico boss del clan Santapaola-Ercolano di Catania, ma è detenuto da quasi 30 anni.
