«Labate: organizzazione gerarchica e controllo capillare del territorio».

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«Una persona “criminalmente seria”». È stato il collaboratore di giustizia Giacomo Ubaldo Lauro, lo storico primo pentito della ‘ndrangheta di Reggio (contestualmente a Filippo Barreca) a tratteggiare in maniera inequivocabile la leadership criminale nell’intero mandamento “Città” di Pietro Labate, indiscusso vertice della cosca che porta il nome della sua famiglia e che da sempre domina gli scenari dei popolosi, e antichi, quartieri Gebbione e Sbarre. Un passaggio che viene rimarcato nelle carte di “Cassa continua”, l’operazione della Dda e dei Carabinieri che lo scorso venerdì ha colpito una costola della cosca che fa riferimento a Pietro Toscano ed Antonio Laurendi (entrambi indagati e arrestati).