«Le cosche vogliono le grandi opere, vigiliamo sul Ponte»

Cresce l’interesse delle cosche per il controllo delle grandi opere pubbliche. L’allarme arriva dalla Relazione della Dia, che vigilerà anche sugli appalti per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, oggetto di polemica dopo l’invito del Quirinale nei giorni scorsi a non indebolire le norme contro le infiltrazioni criminali. «Siamo pronti a svolgere l’attività di prevenzione che sarà decisa dagli organi istituzionali» sull’infrastruttura. «Abbiamo già un background molto importante di esperienza, di capacità, di risorse», assicura il direttore della Dia, Michele Carbone, evidenziando come lo scorso anno siano «raddoppiati gli accessi ai cantieri», vista «l’enorme massa di risorse pubbliche», destinate al Pnrr, al Giubileo e ai Giochi olimpici Milano-Cortina 2026, oltre che all’avvio dei lavori per il Ponte.