«Loro dicono per mafiosità, invece io sono un contrasto dello Stato!… che cosa significa contrasto dello Stato?». Dal carcere dell’Aquila, dove si trova detenuto, il boss Antonio Trigila spiega con queste parole a un familiare l’attività dell’omonima cosca che opera nella zona sud della provincia di Siracusa.
È uno spaccato inquietante quello che emerge dall’inchiesta coordinata dalla Dda di Catania, culminata all’alba di ieri con l’operazione “Robin Hood”, portata a termine da squadra mobile, nucleo operativo dei carabinieri e nucleo di polizia economica e finanziaria della guardia di finanza di Siracusa.
