Le mani sull’Amtab: ai mafiosi anche i soldi dei park per i concerti

Facevano pagare 5 euro il parcheggio anche nelle aree che avrebbero dovuto essere gestite a titolo esclusivo dall’Amtab nei pressi del Palaflorio e dello stadio della Vittoria in occasione dei grandi eventi: i clan avevano messole mani sull’ennesimo business redditizio nel silenzio dell’azienda municipalizzata dei trasporti, stando a quanto emerso dall’inchiesta che il 26 febbraio ha portato all’esecuzione di 130 misure cautelari. «L’Amtab chiudeva gli occhi per quieto vivere — ha messo a verbale il collaboratore Nicola De Santis, ex autista dell’azienda, per molti anni vicino al clan Capriati —perché sennò spaccavano macchine e rubavano. I vigili invece venivano e non facevano mai niente». Il sistema era efficace e remunerativo e si inseriva nell’ambito di quella che la Procura ha definito «colonizzazione » della società, che sempre dal 26 febbraio è in amministrazione giudiziaria.  «All’Amtab o entri con la politica o entri con la famiglia… Io, per esempio, ero entrato grazie all’Udc», diceva De Santis riferendosi chiaramente alle famiglie mafiose, ognuna delle quali avrebbe piazzato i propri uomini.