Un’organizzazione criminale che continua ad essere fortemente strutturata, con un vasto bacino di reclutamento ed elevate potenzialità offensive. Lo scrive la Dia nella sua relazione semestrale (Gennaio-Giugno 2016) presentata al Parlamento dal Ministro dell’Interno Marco Minniti. “Cosa nostra” in Sicilia tenta di recuperare la leadership di un tempo ed assorbire i colpi inferti dall’azione di contrasto condotta dalle forze di polizia e dalla Dia, coordinate dalle Direzioni distrettuali antimafia.L’organizzazione si è però adattata al cambiamento, specializzandosi nel controllo e nella fornitura di beni e servizi di varia natura, adottando una «Strategia di mercato» selettiva.
