«Uomo di fiducia di Paolo Schimizzi», vicino ai Tegano di Archi e con un «profondo legame con Totò Libri ed Edoardo Mangiola». Sono solo alcuni particolari che emergono dai primi verbali del collaboratore di giustizia Davide Bilardi acquisiti nel processo “Garden”, procedimento intentato dalla procura antimafia reggina contro la cosca Borghetto-Latella – clan fedelissimi della storica dinastia dei Libri già dalla fine della seconda guerra di mafia – e sulla sinergia tra le due anime criminali dei quartieri Modena, Ciccarello e San Giorgio Extra. Bilardi è in carcere dopo essere stato arrestato nell’inchiesta denominata “Atto quarto” e all’inizio della scorsa estate ha deciso di intraprendere un percorso di collaborazione con la giustizia. E da allora ha iniziato a parlare con i magistrati della Dda di Reggio Calabria rivelando fatti, nomi, legami, alleanze e strategie delle principali cosche della città.