Lettera pastorale, monsignor Renna: «Un sacrilegio indossare l’abito agatino se si è affiliati alla mafia»

Luigi Renna non ama i giri di parole. La fede non può scendere a compromessi. E la religione non può essere strumento in mano a chi avvelena la società. Le feste religiose sono patrimonio del popolo, delle città, dei territori. Ma con dei limiti invalicabili: non c’è spazio per le ombre, le nubi, i sospetti. Soprattutto non c’è spazio per la mafia, in nessuna forma e declinazione. La linea di demarcazione deve essere netta. Le celebrazioni religiose invece possono essere finestra per la rinascita, la conversione, la proclamazione del bene.