L’ex Gran maestro: “Logge massoniche piene di mafiosi”

«Che nella rete di Matteo Messina Denaro emerga la massoneria non mi stupisce. Ho denunciato e provato a combattere queste connessioni trent’anni fa, ma mi hanno fatto la guerra». Professore di filosofia all’Università di Trento, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia fino agli anni Novanta, quando è andato via sbattendo la porta dopo aver svelato le infiltrazioni di mafia nelle logge, Giuliano Di Bernardo oggi per molti dei suoi ex “fratelli” è fumo negli occhi, per alcuni magistrati, che indagano sulle connessioni fra massonerie mafie, una risorsa. Di certo è uno che di obbedienze ne sa parecchio. Dopo aver abbandonato il Goi, ha fondato la Gran Loggia Regolare d’Italia, salvo poi tagliare i ponti anche con quella quando ha scoperto che anche lì c’era del marcio. «Ma per molti sono rimasto un riferimento e in segreto in tanti vengono a “confessarmi” che con le mie denunce di avevo visto giusto». Denunce che fin dagli anni Novanta hanno riguardato le infiltrazioni delle mafie nelle logge. Soprattutto nel Trapanese, il regno di Matteo Messina Denaro.