Mani mafiose nuovamente su Scilla, la perla del Tirreno. Le generazioni moderne della cosca ?Nasone Gaietti? dominavano sulla cittadina della Costa Viola non tralasciando nulla: vessavano gli imprenditori che si aggiudicavano appalti pubblici e lavori di edilizia privata imponendo tangenti a pi zeri a seconda della dimensione dell’appalto stremavano i ristoratori ai quali spada imposta la fornitura del pesce, del pescato di stagione e di altri prodotti alimentari a favore di una ditta espressione della ‘ndrangheta erano infiltrati nella vita politica del Comune per gestire, soprattutto, le concessioni demaniali previste nel piano spiaggia.
