L’inaugurazione dell’anno giudiziario: a Palermo “mafiavirus” tra retate e consenso.

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Ferita gravemente, ma ancora viva. Un ‘virus’, la mafia, che ha avvelenato i pozzi dell’economia e della politica, e che ha fatto persino leva su un virus vero, quello del Covid, per garantire un perfido welfare e recuperare consenso. Dopo la doppia operazione antimafia “Cupola 2.0” del 4 dicembre 2018 e del 22 gennaio 2019, che ha azzerato la nuova commissione provinciale di Cosa nostra, “non vi è, allo stato, alcuna traccia di un tentativo di ricostituzione del resto, tenuto conto del duro colpo subito e della decapitazione di tutti i principali mandamenti mafiosi, sarebbe sorprendente il contrario”. Lo scrive nella sua relazione per l’inaugurazione stamane dell’anno giudiziario, il presidente della Corte d’appello di Palermo, Matteo Frasca.