Quando scattò la prima parte, a dicembre di due anni fa, l’operazione “Samael” venne considerata come uno dei colpi più duri tra quelli inferti al patrimonio del clan “Santapaola- Ercolano”, il sequestro di oltre 12 milioni di euro tra società, terreni e immobili all’organizzazione criminale che, di fatto, stava tentando di alienare un consistente complesso di beni al fine di “monetizzare”, in quanto occorreva denaro liquido da destinare al mantenimento dei boss all’ergastolo. Ieri, poi, la seconda parte di quell’operazione che prese di mira un patrimonio accumulato nel corso di un’attività criminale durata un trentennio circa, culminata nella confisca di beni per 7 milioni e 700mila euro.
