Madrine, manager e supplenti: i ruoli delle “donne di mafia”

Le donne si sono emancipate anche nella criminalità organizzata. È sempre un incarico di supplenza rispetto al marito, padre e fratello. Ma comunque hanno acquisito forza e potere all’interno delle organizzazioni criminali. Non dimentichiamo poi che la prima donna al 41bis proveniva dalla provincia di Catania. Maria Filippa Messina, consorte del boss di Calatabiano, Nino Cintorino, ha passato tre anni in regime di carcere duro, dal 1996 al 1999. Una madrina sanguinaria, prima di essere arrestata stava progettando una strage tra i clan rivali. Ma torniamo al presente. Che fornisce molti input per poter documentare il ruolo che hanno assunto in questi ultimi anni. Le donne diventano manager dello spaccio, ma anche teste di legno. Gestiscono i soldi e i patrimoni molte volte. Diventano in caso di necessità anche esattrici.