La Stidda di Gela disponeva di “500 leoni” armati che avrebbero potuto scatenare l’ennesima guerra di mafia. È quanto emerso dall’indagine della polizia che ha portato a 35 ordinanze di custodia cautelare, di cui 28 in carcere e 7 agli arresti domiciliari. Sono indagati a vario titolo si associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di stupefacenti e detenzione illegale di armi. Proprio dalle intercettazioni, Vincenzo Di Giacomo Vincenzo affermava che, qualora si fosse prospettata l’ipotesi di fronteggiare il clan rivale di Cosa Nostra, ci sarebbero stati uomini pronti a scatenare una “guerra”.
