Gli inquirenti ritengono che il patrimonio accumulato negli anni, sia il frutto di operazioni sospette, di operazioni in «odor di mafia» accumulati grazie alla sua vicinanza a Cosa nostra e in particolar modo al capo indiscusso del nisseno, Piddu Madonia. Un tesoretto da 800 mila euro, che adesso è finito nel mirino dello Stato. Si tratta dei beni appartenenti a Carmelo Collodoro, di 54 anni, di Gela, presunto mafioso di Cosa nostra e ritenuto uno dei luogotenenti del boss «Piddu» Madonia.
