Mafia, logge e veleni: “Il figlio del boss? Un buon massone”.

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Gli undici fratelli “ribelli” della loggia “Giordano Bruno” di Termini Imerese non hanno alcuna intenzione di fare passi indietro: «La loggia Arnaldo da Brescia, di Licata, deve essere abbattuta — ribadiscono — inammissibile che il figlio di un mafioso, arrestato a luglio, fosse stato eletto maestro venerabile». Gli undici hanno già lasciato il Grande Oriente d’Italia, per protesta. Ma il gran maestro del Goi, Stefano Bisi, rilancia sul caso di Vito Lauria: «L’ho subito sospeso e avviato un’indagine interna».