Massoneria, scontro sulla mafia undici “fratelli” sbattono la porta.

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Una frattura così pesante non si era mai vista all’interno della massoneria siciliana: il maestro venerabile e dieci fratelli della loggia “Giordano Bruno” di Termini Imerese hanno lasciato il Grande Oriente d’Italia. In polemica con il vertice, accusato di non avere preso una posizione netta dopo l’arresto per mafia (il 31luglio) di due maestri venerabili del Goi: il funzionario regionale palermitano Lucio Lutri, a capo della loggia “Pensiero e azione”, e Vito Lauria, figlio di un boss, che ricopriva la carica più impor¬tante della “Arnaldo da Brescia” di Licata.