«Lavoriamo per aprire ed estendere le strade della cooperazione internazionale. Dobbiamo proiettare sistematicamente le nostre indagini all’estero, condividere progetti investigativi ambiziosi e moltiplicare le squadre comuni, soprattutto per ricostruire i flussi finanziari a monte e a valle dei traffici. C’è bisogno di sviluppare le nostre conoscenze delle organizzazioni criminali che governano il narcotraffico e di cogliere i loro legami con i fenomeni di corruzione e di finanziamento del terrorismo su scala globale. Serve un deciso cambio di passo, strategie di lungo respiro, abbandonando le asfittiche logiche di indagini finalizzate solo ai sequestri di carichi di droga, che per i narcos sono un costo già preventivato e talvolta persino sotterraneamente negoziato».
