Melito, la politica al servizio della camorra arrestato il sindaco eletto con civiche e FdI

A Melito, una città di 40 mila abitanti, da anni la democrazia è sospesa. A decidere le elezioni, a scegliere chi deve amministrare è il clan Amato-Pagano. Alla cosca si rivolge chi vuole essere eletto. E sono sempre gli esponenti del gruppo criminale a decidere quanto deve restare in carica un sindaco. Racconta questo quadro sconsolante e molto altro l’indagine della Dia e dalla Dda di Napoli, condotta dai pm antimafia Giuliano Caputo e Lucio Giugliano, con la procuratrice Rosa Volpe, che ieri ha portato in carcere il sindaco Luciano Mottola, eletto nel 2021 con una coalizione di centro destra con liste civiche e Fratelli d’Italia. La Dia, guidata da Claudio De Salvo, ha notificato 16 arresti in carcere e due ai domiciliari. Colpiti amministratori pubblici, imprenditori e appartenenti alla camorra, anche se in molti casi non c’è distinzione in un intreccio di stretta collusione tra politica, criminalità e imprenditoria locale.