Sequestrati beni mobili ed immobili all’imprenditore Michelangelo Alfano, da undici mesi in regime di carcere duro per associazione mafiosa. In città questo è il quarto sequestro di beni che viene attuato dopo quelli di Sparacio, della suocera Enza Settineri e del commerciante Giuseppe Capurro. Il procuratore Croce, nella conferenza stampa, ha affermato che per contrastare la criminalità organizzata bisogna colpire quei capitali che costituiscono lo strumento fondamentale con cui essa riesce a produrre e a riprodursi.
