Montante, cerchi magici verso il colpo di spugna. Anche Schifani e Cuva vedono la prescrizione

È il processo più importante che si sta celebrando in Sicilia, ma è anche il più dimenticato. Dall’informazione e dalla politica. E presto potrebbe essere dimenticato anche dalla giustizia, perché la prescrizione rischia di cancellare la maxi inchiesta condotta dalla procura e dalla squadra mobile di Caltanissetta.

È il processo ai due cerchi magici di Antonello Montante, l’ex leader di Confindustria, il campione dell’antimafia, condannato anche in appello, a 8 anni. Il primo è il gruppo delle presunte talpe che gli avrebbero svelato l’indagine nei suoi confronti: sul banco degli imputati ci sono anche l’attuale presidente della Regione Renato Schifani e Angelo Cuva, l’avvocato tributarista che il sindaco Roberto Lagalla ha voluto accanto a sé il giorno della firma del protocollo di legalità sul Pnrr, il professionista palermitano è anche coordinatore del tavolo tecnico su fiscalità e bilanci per la Città metropolitana. Pezzi importanti delle istituzioni imputati di concorso esterno in associazione a delinquere semplice e rivelazione di notizie riservate, il secondo reato sta per essere spazzato via dalla prescrizione.