«Ma perché, il processo Montante è ancora aperto?». La domanda, al bancone del bar Vancheri, quasi dirimpettaio del tribunale, sorge spontanea. E l’avventore, test casuale della curiosità dei cronisti, risponde a un interrogativo con un altro interrogativo. Retorico. A cui segue, nell’ignoranza delle vicende giudiziarie, l’amarezza un po’ qualunquista dell’uomo della strada: «Io so che l’hanno condannato, a quello lì. Ma tanto carcere lui non se ne farà. Come tutti i potenti…».