Montante, l’“agenda rossa” e gli affari «Le mani anche sui beni del Vaticano».

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Dopo la «stanza, diciamo… della legalità», in cui riceveva gli amici e custodiva i dossier sui nemici, spunta anche l’“agenda rossa” di Antonello Montante. Un «quadernetto delle dimensioni della metà di un foglio A4, forse di colore rosso», in cui l’ex paladino dell’antimafia – e oggi, col senno di poi, la parte sana del movimento, compreso qualche ex adepto dello stesso Montante, avrà un conato di vomito per la “sacra” citazione borselliniana – era solito «fare annotazioni». Lo racconta, ai pm di Caltanissetta, uno dei testimoni-chiave dell’inchiesta. Vincenzo Conticello, ex titolare dell’Antica Focacceria San Francesco, noto alle cronache per le sue denunce antiracket prima di essere assunto alla Regione con la legge sui testimoni di giustizia.