Muscolino si difende: «Non era una tangente».

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«Non era una tangente». Erano rapporti economici pregressi, e leciti, con Tavilla. Non ho mai ricevuto promesse o offerte di denaro. È stata molto netta la linea di difesa dell’ex assessore comunale Giorgio Muscolino, finito agli arresti domiciliari per l’inchiesta “Ottavo cerchio” con l’accusa di aver intascato una mazzetta da 400 euro per un lavoro affidato a Marcello Tavilla, nel condominio “Sottomontagna” di Camaro, di cui era amministratore per conto di Arisme, l’Agenzia comunale per il risanamento.