Narcotraffico dei clan vibonesi, 5 condanne e 2 assoluzioni

Cinque condanne e due assoluzioni, questo il verdetto al termine del processo con rito abbreviato nato dall’inchiesta Maestrale 3 che ha fatto luce su un traffico di stupefacenti tra Italia e Albania. A Michele Galati, 45 anni, di Mileto è stata inflitta la pena più pesante 20 anni di reclusione, più di quanto avesse chiesto la Dda di Catanzaro (16 anni e 8 mesi). Salvatore Ascone, 59 anni, di Limbadi è stato condannato a 5 anni e 8 mesi (a fronte dei 15 anni richiesti); Armando Galati, 71 anni, di Mileto a 2 anni (ne erano stati richiesti 8); Emanuele Mancuso, 37 anni, di Nicotera a 3 anni e 4 mesi (il pm ne aveva chiesti 2 anni e 8 mesi), pena in continuazione con precedenti condanne. Infine Rocco Ascone di Limbadi a 1 anno e 6 mesi con pena sospesa (la richiesta era di 7 anni), i giudici non hanno ritenuto sussistente il reato associativo e sono cadute le aggravanti. Assolti invece Francesco Barbieri, 37 anni, di San Calogero (per lui la Dda chiedeva 3 anni); Michele Silvano Mazzeo, 54 anni, di Mileto, detto “Stallone”, per cui erano stati chiesti 12 anni. Associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti sono infatti le accuse messe in fila dalla Dda nella richiesta contro i clan di Limbadi, Mileto e Zungri.